82 Primo Piano

Riccardo Gazzoli
Auto d’Epoca Maggio 2022

MAGGIO 2022
Francesco Scianna, l’architetto con la passione per le auto storiche.

Francesco Scianna, di professione architetto, è anche un pittore molto conosciuto nell’ambito dell’automobilismo storico. Nelle sue opere convergono, in maniera originale, le immagini delle automobili in movimento con quelle di architetture monumentali fantastiche. Nella scena, testimone di questa fusione, riecheggia spesso il rumore dei motori, dei bolidi protagonisti delle corse del Passato, dei mitici scontri tra Ferrari e Jaguar, Lancia, Maserati, eccetera. Nell’ adolescenza visse tra le Appia, Aprilia, Aurelia delle quali imparò a conoscere tutti i segreti costruttivi. Ancora oggi egli conserva l’Aurelia B-12 di famiglia, testimone di lunghi viaggi col padre, verso il Sud dell’Italia e verso il Centro Europa.

La sua formazione di architetto, acquisita all’Università di Venezia, è proseguita in una pratica professionale, rivolta principalmente al restauro di vecchie case, spesso importanti, come la Villa Saraceno nel vicentino. Scianna dice: “Con il restauro di un edificio, in maniera molto simile al restauro di un’automobile, bisogna avere un gran rispetto per il Passato, scegliendo i giusti materiali, senza esagerare nel ripristino. come purtroppo avviene nella pratica attuale.” E aggiunge subito: “La prima macchina che ho guidato è stata la Lancia Aprilia con cui ottenni la mia licenza di guida. Un’auto fantastica, con la sua struttura modernissima. Mi è piacevole ricordare l’apprezzamento riservato alla macchina dal grande pilota inglese Mike Hawthorn, che nel suo libro “Challenge me the race”, ne descriveva l’agilità e la “sicurezza di guida!”. Tornando alle opere di Scianna, se si cerca di descriverne il carattere, viene spontaneo situarle tra l’ambito neogotico ed una dialettica post-futurista. Nella sua prima fase formativa, Francesco manifestava, negli anni del Liceo, una spiccata attitudine per il disegno a mano libera: questa sua passione trovò riscontro, nel lontano 1959, in un Primo Premio Nazionale nel concorso interclassi per le Scuole Superiori del Nord Italia nella sezione Arti Figurative. “Ricordo l’emozione nel ritirare l’attestato su pergamena nell’aula magna del Liceo Scientifico di Bolzano, dove mi ero recato, con l’Aurelia di mio padre, a ritirare il premio” dice Scianna.

L’inizio della sua attività pittorica si basa sullo studio dei grandi monumenti del passato, con particolare attenzione alle cattedrali gotiche (Reims, Amiens, Orvieto, Canterbury, Ely, ed altre) ed alle opere del Palladio. Per sua fortuna, Scianna risiede, nei suoi periodi italiani, nell’area dove sono situa-te le ville venete più importanti. Successivamente, la passione per le vecchie auto aggiunge disegni e composizioni in cui si fondono, per l’appunto. l’automobile e l’architettura. Il primo grande riscontro del suo lavoro avvenne a Brescia, nel giugno del 1984, alla Galleria Vittoria. “In quel giorno, la vernice coincideva con la data delle verifiche delle automobili; nella galleria si radunò una nutrita folla di appassionati, fra cui il Conte Lurani, il direttore dell’Aston Martin, Victor Gauntlett, il Duca di Kent, Fabrizio Violati, Giulio Dubbini, tutti già miei collezionisti” dice Scianna. Seguirono, nel 1987 una personale al famoso Palazzo dei Dia-manti, dove i dipinti di Scianna furono esposti in un luogo sacro per l’arte del Passato. Le altre mostre di particolare rilievo furono: 1988, Coys of Kensington, Londra; 1989 Galene Vitesse, Parigi, ospitato da Mark Nicolosi, fondatore del Retromobile. È d’obbligo ricordare anche la sua partecipazione, in quegli anni, alle più prestigiose gare storiche europee: Mille Miglia Storica (1982, 1984, 1986, 1988); due Targa
Florio (1986; 1988, dove vinse la Classe alla guida della sua Jaguar C-Type); un paio di presenze alla
Hundred Miles Race, di Silverstone, dove ebbe l’onore di aprire la gara delle Sport oltre 3000, trasportando Duncan Hamilton sulla sua macchina. Insomma, un periodo di attività intensa sui due fronti della pittura e dell’agonismo storico.

Nel 1994, è da ricordare la sua personale al Museo Bonfanti di Bassano del Grappa, dove espone dei grandi disegni assieme agli studi e bozzetti di Pininfarina. Una successiva personale al museo Alfa Romeo di Arese vedeva grandi tele di 2×3 alloggiate su speciali cavalletti fra le vetture gloriose della Scuderia Ferrari, quelle guidate, per capirci, da Nuvolari, Varzi e compagni. Forse la mostra che Scianna ricorda con maggiore emozione, e con un certo orgoglio, è quella tenuta alla Grosvenor Gallery di Londra, la galleria che rappresentava ufficialmente le opere dei nostri grandi futuristi (Balla, Boccioni, Marinetti). “Un incredibile risultato ottenere questo invito dal direttore della galleria, che aveva visto alcune mie opere a casa di un comune amico. La folla che animò l’inaugurazione includeva alcuni dei più famosi piloti di Gran Premio e vetture sport, quali John Surtees, Stirling Moss, Roy Salvadori, Jack Sears, David Piper e Jackie Stewart. Un grande momento!” ricorda Scianna. Proseguendo il racconto che cerca di tracciare le linee principali dell’attività di Scianna, non possiamo omettere le realizzazioni più importanti, sia per diretta commissione, che per autonoma iniziativa dell’autore: un grande pannello allegoria dei Preraffaelliti per lo studio del fotografo John Street, Chelsea, Londra, proprio lo storico studio di Dante Gabriel Rossetti, del 1965; una grande tela Foglie e Vetro nella Fabbrica, realizzato per le Officine di Citta-della, del 1973; un grande disegno nell’atrio dell’hotel Europa e Britannia, Venezia, dal titolo Trasfigurazione Veneziana, del 1975; una grande tela per la Sala Conferenze della Stoll Giroflex di Basilea, del 1982; la trasposizione grafica delle glorie agonistiche della McLaren per il Museo Peter Agg, Effingham Park, Sussex, del 1989; un quadro per Jackie Stewart dal titolo Originalità della Stewart Racing, del 1996; la grande tela Tradizione e Innovazione per l’atrio del Palazzo Techno Fisher Italia, Padova, del 2005; The Great Race, opera celebrativa per il centenario del Tourist Trophy, Belfast, del 2008; Ricordando la Ferrari GTO, commissione ricevuta dalla Collezione Maranello Rosso di San Marino, del 2009; la realizzazione di un dipinto a due ante per l’ingegner Giampaolo Dallara collocato nella sede della Dallara Factory, Varano Melegari, Parma, del 2019.